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La Nuova Sardegna, 26/8/2013 |
Elisabetta segue un bel gruppo di autistici in Toscana ai quali, dalla
seconda settimana di settembre, offrirà il palmare made in Sardinia,
balzato agli onori accademici a Sassari e finito nelle letteratura di
molte riviste scientifiche.
«L'asino – spiega la Cannas – avrà sempre la
funzione di mediatore, di supporto e di facilitatore della relazione.
Il palmare Alpaca colmerà invece la lacuna presente nella comunicazione
con lo psicologo che si serve dell'onoterapia. Il paziente potrà
comunicare la scelta dell'asino, le direzioni da prendere, gli stati
d'animo, semplicemente sfogliando il dispositivo Alpaca e lasciando a
casa i tomi cartacei ingombranti e fastidiosi specialmente quando si
lavora con un animale così grande. Tutte le immagini utili
nell'onoterapia sono state inserite in un piccolo dispositivo che il
bambino o l'adulto potranno portare in tasca. E la comunicazione è
agevolata, il soggetto si rende conto di entrare in sintonia, in
simbiosi con gli altri e sta meglio».
Chi governa gli asini?
«Naturalmente io. Sveglia alle 7, per dare il fieno e riempire i secchi
per l'acqua, per due volte al giorno, poi gli incontri con i ragazzi e
gli adulti in terapia, lavori di gruppo e tante passeggiate con gli
asini, sono momenti di vero relax e interazione, i risultati si notano. E
ci si sente utili alla società». Il percorso terapeutico è
coinvolgente: la lentezza e la tranquillità dell'asino ben si adattano
al bambino che rispetta i tempi del suo amico a quattro zampe.
«Le mani e
il naso sono il canale principale per la conoscenza, nasce amicizia
perché l'asino ha un olfatto sensibilissimo. Il bambino che usa spazzola
e striglia si sente non solo utile ma capito e amato e si muove con
maggior agilità. È entusiasmante osservare i momenti di crescita
comunicativa, vedere il bambino o l'adulto – prima imbronciati –
sorridere. È una autentica negoziazione quasi maieutica, avviene e se ne
deve prendere atto. Nel rapporto fra l'asino e l'uomo man mano viene
modulato anche il tono di voce del soggetto in terapia».
Tratto da:
I migliori amici dei bimbi autistici? Gli asinelli sardi [articolo pubblicato sul quotidiano La Nuova Sardegna il 26/8/2013]