martedì 18 dicembre 2012

La comunicazione aumentativa alternativa nell’autismo. Tesi di perfezionamento di Mariachiara Leonzi

"La comunicazione aumentativa alternativa nell’autismo" [file Pdf] è il titolo della tesi discussa da Mariachiara Leonzi a conclusione Corso di Perfezionamento in Tecnologie per l’autonomia e l’integrazione sociale delle persone disabili, organizzato da: Università Cattolica del Sacro Cuore Facoltà di Scienze della Formazione (Milano) e Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus Polo Tecnologico (Milano). Anno Accademico 2011/2012.

Abstract. La Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) è “un’area della pratica clinica che cerca di ridurre, contenere, compensare la disabilità temporanea e permanente di persone che presentano un grave disturbo della comunicazione sia sul versante espressivo, che ricettivo, attraverso il potenziamento delle abilità presenti, la valorizzazione delle modalità naturali e l’uso di modalità speciali” (Rivarola, 2009). La CAA è un insieme di conoscenze, tecniche, metodi e tecnologie con lo scopo di facilitare la comunicazione orale e scritta. La valutazione, la scelta e la personalizzazione degli ausili di comunicazione sono parte integrante di un intervento di CAA. L’autismo è caratterizzato da un’alterazione qualitativa della comunicazione: opportuni interventi di CAA, basati sull’uso di ausili visivi e tecnologici, possono apportare miglioramenti sulle capacità funzionali e sulla partecipazione sociale. Le moderne tecnologie offrono un aiuto fondamentale a tutte le persone con difficoltà comunicative. Ausili come pannelli o tabelle di comunicazione, comunicatori dinamici, personal computer, software per la comunicazione e telefonia mobile permettono alla persona di comunicare in ogni situazione. La scelta del sistema di comunicazione e degli ausili a esso funzionali, adeguato ed efficiente per ogni singola persona, deve essere affrontato in un’ottica multidisciplinare. Per la scelta dell’ausilio di comunicazione è di fondamentale importanza un’accurata valutazione clinica, psicologica e sociale che tenga conto dei bisogni comunicativi dell’utente e dei suoi caregivers nei suoi ambienti di vita.
Target. L’unità didattica è rivolta principalmente ad operatori della riabilitazione, a insegnanti e a familiari.
Obiettivi didattici. L’unità didattica affronta la tematica della CAA e dei relativi ausili di comunicazione con l’obiettivo di approfondire le conoscenze sulle possibili applicazioni tecnologiche nelle patologie dello spettro autistico.

(pag. 14) "ALPACA (Marchio Sardiniaweb): software realizzato per portare la CAA sui display touchscreen, permette di visualizzare l’immagine e di ascoltarla. Nato nel 2007 è una sperimentazione sviluppata per i PocketPc Con Windows Mobile 5.0"

Conclusione
Lavorare quotidianamente con bambini e adulti affetti da disturbi dello spettro autistico implica la necessità di ricercare metodologie e strumenti per favorire lo sviluppo della comunicazione. La comunicazione è un diritto ed è alla base dell’agire umano. Interagire con un interlocutore che non riesce a trovare il modo di comunicare un desiderio e un’intenzione fa nascere in chi assiste il dovere di ricercare strumenti di lavoro di supporto e questi sono gli ausili visivi. Per un’accurata valutazione è possibile rivolgersi presso le Ausilioteche presenti sul territorio, che seppure poco numerose, offrono servizi di consulenza, di valutazione e di prova ausili ma anche di supporto alle famiglie e alle equipe riabilitative. Scegliere la soluzione tecnologica più appropriata fa sì che non ci sia abbandono dello stesso e che il suo utilizzo sia funzionale e gradevole per la comunicazione. Gli ausili in genere per essere una soluzione assistiva efficace devono rispondere ai “principi di competenza (svolgere efficacemente i compiti cui è preposta), contestualità (inserirsi sinergicamente nell’ambiente) e consonanza (essere aderente alle caratteristiche della persona)” (Andrich, 2010). In conclusione l’ausilio di comunicazione non è solo un dispositivo tecnico, ma è il tramite nelle relazioni tra la persona, i suoi ambienti di vita e le attività. Uno strumento di cui è impossibile fare a meno.

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